Un intervista con lo scrittore Umberto Eco | An interview with novelist Umberto Eco |
Il famoso romanzo di Umberto Eco, "Il Nome della Rosa", è rimasto per mesi in cima alle classifiche dei libri più venduti negli USA; le vendite sono salite alle stelle in tutto il mondo e dal racconto è stato tratto un film. Il New York Times ha commentato il fenomeno notando che "gli editori dovrebbero imparare da questa esperienza che il pubblico è ormai pronto per qualcosa di più dei soliti prodotti prefabbricati". | Umberto Eco's famous novel, "The Name of the Rose", was at the top of the USA TopTen for months, sales around the world skyrocketed into many millions, and a film based on the novel was made. The New York Times wrote of the phenomenon that "publishers should learn from this that the public is ready for something more than the usual prefabricated products." |
Umberto Eco |
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Critici letterari in tutto il mondo hanno sezionato "Il Nome della Rosa" nella speranza di risolvere il mistero del suo strepitoso successo. Il libro è stato definito: romanzo storico, thriller teologico, racconto filosofico, romanzo gotico, monumentale esercizio di mistificazione. L'autore è stato criticato per aver pianificato il libro a tavolino e essersi in tal modo garantito il successo artificialmente. Tuttavia, un critico italiano ammiratore di Eco ha notato che il libro è solo apparentemente un viaggio nella cultura medievale; dietro il disegno storico si intravedono le tensioni e le ansie esplosive del mondo moderno. Lo stesso Eco concorda: Il Medio Evo fa da specchio al presente. Vi troviamo la radice dei nostri problemi, delle nostre ansie e crisi. |
Literary critics of the world dissected 'The Name of the Rose,' trying to solve the mystery of the novel's extraordinary success. The book was labeled historic novel, theological thriller, philosophic novel, Gothic novel, monumental exercise in mystification. The author was criticized for having concocted the book artificially at the planning table and was assured of success from the start. But then one Italian critic and an Eco admirer, Beniamino Placido, noted that the book was only apparently a trip into medieval culture; behind its historic design, he said, there blooms the history of the explosive tensions and the anxieties of the modern world. Eco himself agreed: "The Middle Ages are a mirror for the present. We find there the roots of our problems, of our anguish, of our crises." |
Umberto Eco non crede alle vecchie convinzioni sull'ispirazione e la passione dell'arte: La gente non ha ancora imparato che ogni lavoro d'arte è un gioco che si svolge a un tavolo da lavoro. Niente è peggio per l'arte che la passione dell'ispirazione; è la favola dei romantici scadenti che affascina i poeti e i romanzieri scadenti. L'arte è un affare serio. Manzoni e Flaubert, Balzac e Stendhal hanno scritto a tavolino. Il che significa costruire come un architetto pianifica un edificio. Eppure, noi preferiamo pensare che un romanziere inventi e che abbia una musa che gli sussurra all'orecchio. | Besides, Umberto Eco has never believed in old convictions of inspiration and passion in art. "People have not yet learned that every work of art is a game played out at the worktable. Nothing," he says, " is more harmful to creativity than the passion of inspiration. It's the fable of bad romantics that fascinates bad poets and bad narrators. Art is a serious matter. Manzoni and Flaubert, Balzac and Stendhal wrote at the worktable. That means to construct, like an architect plans a building. Yet we prefer to believe that a novelist invents because he has a genius whispering into his ear." |
Quando il suo romanzo fu pubblicato Eco aveva già scritto 12 lavori, dalla poetica di Joyce a "Come Scrivere una Tesi". Dopo aver fatto parte di un gruppo di giovani scrittori di sinistra conosciuto come Gruppo 63, il principale movimento letterario italiano del dopoguerra, fu fra i maggiori participanti dei movimenti di protesta del 1968, (alcuni dei partecipanti diventarono poi i capi dei movimenti terroristici di sinistra). Tuttavia egli non seguì gli altri leader nelle organizzazioni di protesta o nella politica. Quando il suo romanzo apparve, nel 1980, Umberto Eco era già uno studioso rinomato internazionalmente; un brillante oratore, professore di semiotica, esperto in comunicazione di massa, saggista, giornalista, autore, pensatore e sopratutto dotato di una memoria eccezionale. Aveva 48 anni e divenne all'improvviso l'autore più venduto e più ricco. | When his novel appeared, Eco had already written some 12 works, from the poetics of Joyce to How To Write A Dissertation. After having participated in a group of young, left-wing writers known as Gruppo 63, Italy's major post-war literary movement, he was involved with major participants of the 1968 protest movement, many of whom later became the leaders of Italy's left-wing terrorism. He however did not follow others into protest organizations or into politics. When his novel appeared in 1980, Umberto Eco was already an internationally known scholar, a brilliant speaker and professor of semiotics, expert on mass communications, essayist, journalistic writer, author, thinker, and super-gifted with a fabulous memory. He was 48. Overnight he became a best-selling and rich author. |
Anche io, come molti corrispondenti stranieri in Italia, scrissi del fenomeno Eco. Ma prima che il suo romanzo fosse pubblicato non avevo letto che alcuni dei suoi articoli sul giornale e non l'avevo mai incontrato. Dopo il successo Eco ha smesso di concedere interviste, a parte che al New York Times, Le Monde e la BBC. A me ha accordato un'intervista scritta di cui riporto qui gli aspetti salienti. | Like most foreign correspondents in Italy, I reported on the Eco phenomenon. But before the novel appeared I had never read more than a few of his journalistic articles and had never met him. After his success he stopped giving interviews - unless to the New York Times, Le Monde, or BBC. He agreed to a written interview with me, highlights of which I have reported here. |
Anche se sminuisce il "mito dell'ispirazione", Umberto Eco crede che l'impulso al raccontare sia comune a tutti: Questo è il motivo per cui così tanti scienziati, filosofi e critici scrivono racconti. Non solo coloro che ricordiamo come Tolkien, Segal, Hoyle, Sartre, Asimov e Harold Bloom che venivano dall'accademia, ma molti altri che abbiamo dimenticato. Penso che scrivere sia un modo per rivelare le contraddizioni della vita che uno vorrebbe risolvere. Scrivere racconti, come scrivere poesie, significa semplicemente presentare queste contraddizioni senza necessariamente risolverle. In effetti è poi il lettore, attraverso la sua interpretazione, che decide quale sia il significato della storia. | If he belittles "inspiration," Umberto Eco believes that the impulse to narrate is common to us all. "That's why so many scientists and philosophers and critics too write novels. Not only those that we remember like Tolkien, Segal, Hoyle, Sartre, Asimov, and Harold Bloom who came from academia, but many others we've forgotten. I think that writing is a way of revealing the contradictions of life that one would like to resolve. Writing fiction, like poetry, means simply to display those contradictions but not necessarily to resolve them. In fact, the reader, through his interpretive cooperation, decides what the story means. |
Io ho scritto "Il Nome della Rosa" semplicemente perché desideravo farlo. Un buon motivo. Prima viene il desiderio, come il desiderio di far l'amore. Poi uno siede al tavolo e inizia, non dico a scrivere, ma a giocare, a costruire un mondo possibile. Il primo anno, dopo aver avuto il desiderio, non ho scritto, ma ho pianificato; ho fatto il piano dell'Abazia, ho buttato giù una lista di nomi e ho addirittura disegnato i visi dei personaggi. In effetti io credo che uno scriva un racconto perché desidera costruire un mondo. E desidera comunicare. | I wrote 'The Name of the Rose' simply because I wanted to. A good reason. First comes the desire, like the desire to make love. Then one sits down at the worktable and begins, I won't say to write, but to play, to construct a possible world. The first year, after I got the desire, I didn't write, I designed, I made a plan of the abbey, I sketched out the list of names, I even drew the faces of the characters. So I believe one writes a novel because of the desire to construct a world. And to communicate." |
Già negli anni '50 Eco scriveva del Medioevo; la sua tesi universitaria fu su San Tommaso d'Aquino. Negli esplosivi anni '60 lavorò per la famosa casa editrice italiana Valentino Bompiani. Qualcuno ha detto che durante le riunioni la sua era l'ultima parola. Eco, con gli occhi mezzo chiusi, prendeva la pipa e lanciava la frase che risolveva tutto. Già circolavano gli aneddoti che crearono l'immagine di Eco: Eco lavora 20 ore al giorno, Eco può recitare a memoria la metà di quello che legge, la vita di Eco è organizzata alla tedesca, ha un'abilità straordinaria per associare le cose più diverse. A me ha scritto ironicamente che in genere risparmia tempo abbreviando le interviste e poi mi ha mandato una risposta lunga 15 pagine! | Already in the 1950s, Eco was writing about the Middle Ages; his university dissertation was on St. Thomas Aquinas. In the explosive 60s he worked for the major Italian publishing house, Valentino Bompiani. One said then that at editorial meetings, his was always the last word. Eco half closed his eyes, drew on his pipe, and spouted a phrase that resolved matters. Already then anecdotes circulated that created a certain Eco image: Eco works 20 hours a day, Eco can quote from memory half of what he reads, Eco's life is organized in a German way, he has an extraordinary ability to associate diverse things. He wrote me humorously that he also saves time by abbreviating interviews, then sent me a 15 pages answer! |
Il successo di Eco come incaricato della Cattedra di Semiotica nell'antica università di Bologna è stato immediato. Le sue famose lezioni erano seguite da 400 studenti, affascinati dal suo carisma. Narcisista com'è, è arrivato a dare fino a 250 lezioni all'anno. | His success in the Chair of Semiotics at ancient Bologna University was immediate. His famous lectures were attended by 400 students, fascinated by his charisma. Narcissistic as he is, he responded by giving up to 250 lectures a year. |
Aperto al dialogo, egli è per natura simultaneamente ironico e accademico. I suoi amici dicono che non si sa mai quando Eco scherza o lavora. Lui si definisce un ragno accademico. Lo stile di Eco è severo ma puntuato da scherzi, giochi e gare di memoria. Viene definito come una "macchina pensante". | Open to dialogue, he is by nature simultaneously ironic and academic. You never know, his friends say, if Eco is playing or working. He says he's an academic spider. The Eco style is severe but marked by jokes, games and memory contests. He is described as a "thinking machine." |
Dato che la semiotica è facilmente applicabile al Medioevo, così ricco di segni , ho chiesto a Eco il perché della sua attrazione per questo periodo storico, e quale sia la sua importanza per il mondo di oggi: La moda del Medioevo, il sogno medievale, attraversa tutta la civilizzazione europea. Il Medioevo è stato il punto di incontro fra l'Europa e le civiltà moderne. Abbiamo ancora a che fare con cose nate nel Medioevo; le banche e i loro documenti, le strutture amministrative e le comunità politiche, la lotta di classe e il pauperismo, la diatriba fra Stato e Chiesa, le università, il terrorismo mistico, i processi nati da semplici sospetti, gli ospedali e l'episcopato, la città moderna, il turismo e come si dovrebbe rispettare la propria moglie mentre si langue d'amore per un'altra - perché il Medioevo ha creato anche il concetto di amore nell'occidente. | Since semiotics is easily applicable to the Middle Ages, so rich in signs and a less complex society, I asked him about his fascination with that period and its importance for our world today. "The fashion for the Middle Ages, the Medieval dream, cuts through all of European civilization. The Middle Ages were the crucible of Europe and modern civilizations: we're still reckoning with things born then - banks and bank drafts, administrative structures and community politics, class struggles and pauperism, the diatribe between state and church, the university, mystic terrorism, trial based on suspicion, the hospital and the episcopate, the modern city, modern tourism, how one should respect one's wife while languishing for one's lover - because the Middle Ages also created the concept of love in the West." |
Eco sembra avere un'opinione su tutto quello che è successo dal Medioevo in poi. Il suo punto di vista sulle biblioteche è stato spesso citato. Gli piace fantasticare su quello che una biblioteca ideale dovrebbe o non dovrebbe essere. Dice di ammirare soprattutto la Sterling Library a Yale, un monastero neo-gotico come la chiama lui, mentre deplora le labirintiche biblioteche italiane come ciò che una biblioteca non dovrebbe essere. Propone piani per la biblioteca ideale. | He seems to have views on everything that has happened since the Middle Ages. Umberto Eco's views on libraries have often been quoted. He likes to muse on what an ideal library should not be and what a good one must be. He has said that he especially likes the Sterling Library at Yale - a neo-Gothic monastery, he calls it. He deplores the labyrinth-like libraries of Italy as what a library should not be and advances theoretical organizational plans for an ideal library. |
Eco ha descritto come gli abiti condizionino l'uomo, ricordando che i guerrieri nei secoli passati si vestivano con le armature e vivevano esteriormente, mentre i monaci, avendo inventato un abito maestoso, fluido e tutto d'un pezzo, lasciavano il corpo libero e dimenticato (dentro e sotto!) I monaci erano dunque ricchi di vita interiore ma lerci, perché i loro corpi erano difesi da un vestito che li nobilitava e allo stesso tempo lasciava loro la libertà necessaria per pensare e per dimenticarsi di sé. | He has described how clothes condition man, recalling how "warriors in past centuries dressed in armor lived exteriorly, while monks had invented a dress - majestic, fluid, all of a piece - that left the body free and forgotten [inside and under!]. Monks were thus rich in interior life, and filthy, because their bodies, defended by a dress that while it ennobled the body also liberated it to think and forget itself." |
L'ironia di Eco emerge a piena forza nei suoi "consigli per le vacanze intelligenti". Annotando che chiunque non sia un criminale o un terrorista è più esigente per quanto riguarda i libri da leggere in vacanza, egli ha scritto una serie di proposte: per chi vuole tenersi aggiornato circa i problemi del terzo mondo suggerisce il "Kitab al-s ada wa'l is'ad," di Abdul'l Al'Amiri, di cui un edizione critica del 1957 è rintracciabile a Teheran. O il "Zefir Yezirah," "Zohar" naturalmente, per una buona lettura sulla tradizione cabalistica, mentre più semplicemente consiglia di portare al mare "Die Grundrisse" il nuovo testamento apocrifo e alcune microfiche non pubblicate del semiologo Peirce. | His irony emerges in full force in his advice on "intelligent vacations." Noting that people who are not criminals or terrorists are more exigent in their vacation reading matter, he made a series of proposals: for people who want to keep up with Third World problems he suggested the delightful "Kitab al-s ada wa'l is'ad," by Abdul'l Al'Amiri, of which a critical edition of 1957 is available in Teheran. Or, the "Zefir Yezirah," the "Zohar" naturally, for some good reading on the Cabalistic tradition. Or you can simply take along to the seashore "Die Grundrisse," the apocryphal New Testament and some unpublished microfiches by the semiologist Peirce. |
Ho listato diversi soggetti di Eco anche per sottolineare la sua predilezione per le liste. I suoi soggetti creano delle liste. La sua mente cataloga, trasforma e applica. | I have listed Eco's diverse subjects also to underline his predilection for lists. His subjects make up a long list. His mind catalogues, transforms and applies. |
Gli ho domandato il perché di così tante liste ne "Il Nome della Rosa": Ho sempre amato la tecnica della lista. Per molti anni ho fatto una collezione di esempi e considerato di scrivere un libro sull'uso delle liste, dalla letteratura classica a Joyce. Inoltre la lista è una strategia descrittiva tipicamente medievale, anche se nella tendenza alla lista c'è qualcosa di ancora più importante: è tipica delle epoche primitive e di quelle sovrastrutturate culturalmente. Quando qualcuno non sa o non sa più quale forma abbia il mondo invece che descriverne la forma ne lista gli aspetti. Si procede per aggregazione invece che per organizzazione. In sostanza il mio personaggio Adso, ne "Il Nome della Rosa" non capisce bene cosa succede o cosa è successo perciò fa una lista di ciò che vede o sente, o di quello che crede di avere visto, e conosce solo in virtù del fatto che ha visto o letto altre liste. |
I asked him why all those lists in "The Name of the Rose": "I've always loved the technique of the list. For many years I made a collection of examples and considered writing a book on the use of lists, from classic literature down to Joyce. Moreover, the list is a typical medieval descriptive strategy. Therefore, I used the list in this book because it is so medieval. In the tendency of the list there is something even more important: it is typical of both primitive epochs and overly cultivated epochs. When one doesn't yet know, or one no longer knows what is the form of the world, instead of describing a form, one lists its aspects. One proceeds by aggregation instead of by organization. In substance, my character Adso in 'The Name of the Rose' does not understand well what is happening nor what has happened; therefore, he lists what he sees or what he hears, and what he believes to have seen - and he knows only because he has heard or read other lists." |
Apparentemente Umberto Eco è l'intellettuale classico. È considerato tale nell'ambiente italiano e internazionale. La sua analogia fra l'intellettuale e il critico è una riflessione profonda sul ruolo in cui egli vede se stesso al'interno della società: Dico spesso che l'intellettuale è qualcuno tipo il Barone Rampante di Italo Calvino; siede su un albero ma segue e critica tutto, pertecipando in tal modo agli eventi della sua epoca. La partecipazione di un intellettuale alla vita politica è un'attività importantissima che a volte assume forme di ricerca apparentemente disinteressata; anche se come un qualsiasi privato cittadino, egli può partecipare alla vita pubblica o mettere la sua conoscenza a disposizione di un partito o di un gruppo. Tuttavia la vera funzione dell'intellettuale si attua non quando parla in favore del suo partito o gruppo ma contro di questo. È facile criticare i nemici. Il problema è criticare gli amici. |
Apparently Umberto Eco is the intellectual per se. He is considered such in Italian and in international society. His analogy between the intellectual and the critic is a cogent reflection of the role he sees for himself in society. "I often say that the intellectual is something like Italo Calvino's Baron Rampante: he sits in the trees but follows and criticizes things, thus participating in the events of his era. The intellectual's participation in political life is a critical activity that sometimes can assume forms of apparently disinterested research, even if as a private citizen he can both be committed in public life and can put his knowledge at the disposition of a party or a group. But his true intellectual function is exercised not when he speaks for his party or group but when he speaks against it. It's easy to criticize enemies. The problem is to criticize friends. |
Gaither Stewart, Dicembre 2000 | Gaither Stewart, December 2000 |
Gaither Stewart è un giornalista e uno scrittore di romanzi. Attualmente abita a Roma. | Gaither Stewart is a journalist and writer. He currently lives in Rome. |