Un abbigliamento perfetto esalta le caratteristiche del fisico e dell'anima di una persona, rendendola affascinante e indelebile nella memoria di chi guarda. L'abito giusto può fare la differenza fra l'essere notati o no. Quale artista non vorrebbe avere un costume di scena perfetto?
Ti piace farti notare per il tuo abbigliamento?
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The perfect outfit enhances the physical and spiritual characteristics of a person, making them charming and unforgettable in the memory of those who look at them. The right attire can make a difference between being noticed or not. Which artist wouldn't want to have a perfect stage costume?
Do you like to stand out with your clothing?
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La famosa ballerina Carla Fracci
per la quale Maria Colantonio ha lavorato per oltre un decennio
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Eccellenze italiane: la leggendaria costumista per la danza
Nel centro di Roma si trovano ancora meraviglie e a due passi da Castel Sant'Angelo sprizza creatività il piccolo laboratorio sartoriale di una costumista storica: Maria Colantonio.
Maria è "una storia nella storia" perché la sua presenza ci racconta due cose:
1. Il successo professionale ottenuto grazie alla sua creatività, alla grande manualità e alla capacità di guardare una persona e intuire esattamente quale vestito o costume debba indossare per risaltare.
2. La fatica, il dolore, l'abilità e la tenacia dell'immigrazione interna, una parte importante della storia d'Italia, quando ancora nella prima metà del novecento l'Abruzzo, come altre regioni d'Italia, era povero e tante famiglie faticavano a vivere e sfamare i propri figli. Bisognava partire. Molti emigrarono all'estero, altri immigrarono a Roma o in altre città italiane. |
In the center of Rome, there are still wonders, and just a stone's throw away from Castel Sant'Angelo, the small tailoring workshop of a historical costume designer, Maria Colantonio, bursts with creativity.
Maria is "a story within history" because her presence tells us two things:
1. The professional success she has achieved thanks to her creativity, great manual dexterity, and the ability to look at a person and intuitively know which dress or costume they should wear to stand out.
2. The struggles, pain, skills, and tenacity of internal migration, an important part of Italy's history when, in the first half of the twentieth century, Abruzzo, like other regions of Italy, was impoverished, and many families struggled to live and feed their children. They had to leave. Many emigrated abroad, while others immigrated to Rome or other Italian cities. |
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La costumista Maria Colantonio mentre sistema un tutù
La storia di ogni persona è un intreccio di fili più o meno colorati.
La storia sartoriale di Maria inizia a cinque anni, quando la mamma Antonietta, rimasta senza marito, dovette lasciare Maria con una vicina di casa che faceva la sarta, mentre la mamma lavorava in campagna.
Maria apprese presto a cucire e, crescendo, si fece notare, in quel piccolo mondo paesano, per la sua creatività, disegnando e realizzando dei modellini con tasche o altri dettagli sempre diversi. Imparò l'arte del ricamo e unì la sua passione del cucito a quella dello studio della musica. |
The story of each person is a weaving of threads, some more colorful than others.
Maria's tailoring story began at the age of five when her mother, Antonietta, who was left without a husband, had to leave Maria with a lady neighbor who worked as a seamstress, while the mother worked in the fields.
Maria quickly learned how to sew, and as she grew up, she stood out in that small rural world for her creativity, drawing and creating different models with pockets or other unique details. She learned the art of embroidery and combined her passion for sewing with her love for studying music. |
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L'attenzione e il piacere con cui Maria ancora lavora
La miriade di fili colorati che la precisione di Maria esige
Seguendo le consuetudini locali, tipiche della traizione paesana, a diciotto anni Maria si sposò con un bravo giovane del suo paese, anch'egli sarto, che abitava a Roma.
Nella capitale Maria si sentì spaesata; in primo luogo si dovette impegnare ad abbandonare il dialetto per riconvertirsi alla lingua italiana, e poi dovette imparare ad orientarsi negli spazi e nelle relazioni sociali che caratterizzano una grande città.
Siamo negli anni del dopoguerra, gli anni del neorealismo e di Ladri di biciclette, della povertà e della disperazione di artigiani e operai. Roma abbondava di piccole sartorie di abruzzesi che a fatica arrivavano a fine mese.
Maria non si fermò. |
Following the local customs, typical of the rural tradition, at the age of eighteen, Maria married a talented young man from her village who was also a tailor and lived in Rome.
In the capital, Maria felt disoriented; first, she had to make an effort to abandon the dialect and adapt to the Italian language, and then she had to learn to navigate the spaces and social relationships that characterize a big city.
We are in the post-war years, the years of neorealism and Bicycle Thieves, of poverty and despair among artisans and workers. Rome was filled with small tailoring shops run by Abruzzese people who struggled to make ends meet.
But Maria did not stop. |
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Tutù creato per una ballerina del grande teatro Bolshoi
Nonostante la nuove responsabilità di moglie e di madre Maria volle emanciparsi, iscrivendosi ad una scuola di modellista e di figurinista.
Mentre lavorava per sartorie di alta moda, un giorno, con la figlia Giulietta lesse sul giornale "Il Messaggero" un annuncio in cui una sartoria teatrale di zona richiedeva una sarta: da quel momento ebbe inizio una vera e propria svolta nella vita lavorativa di Maria. Venne notata per la sua bravura e per la sua creatività. Perfezionò l'arte del taglio di costumi per la danza e per il teatro, familiarizzò con una miriade di tessuti, anche elasticizzati, apprese la difficile arte del confezionamento di tutù da scena, iniziò a conoscere ballerini di fama mondiale, costumisti e scenografi con cui iniziò a collaborare per numerosi spettacoli. |
Despite the new responsibilities of being a wife and mother, Maria wanted to emancipate herself by enrolling in a fashion design and costume design school.
While working for high-fashion tailoring shops, one day, she and her daughter Giulietta read an advertisement in the newspaper "Il Messaggero" where a local theater costume shop was seeking a seamstress: from that moment, a real turning point began in Maria's professional life. She was noticed for her skill and creativity. She perfected the art of cutting costumes for dance and theater, familiarized herself with a myriad of fabrics, including stretch fabrics, and learned the challenging art of creating stage tutus. She began to meet world-renowned dancers, costume designers, and set designers, with whom she started collaborating for numerous performances. |
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Giulietta Ottaviano, docente di filosofia e storia,
figlia di Maria Colantonio
Una volta sicura di aver appreso il mestiere, Maria si mise in proprio e alla fine degli anni Settanta aprì il suo atelier.
I primi grandi lavori le furono commissionati dall'Accademia Nazionale di Danza, poi arrivarono i teatri stabili italiani: il teatro dell'Opera di Roma, il teatro San Carlo di Napoli, Il Teatro lirico GiuseppeVerdi di Trieste, l'Arena di Verona, il Maggio Fiorentino, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e poi tanti altri lavori commissionati anche dalla Rai. Nel suo atelier passarono quasi tutte le grandi stelle del balletto.
Per fare qualche nome; il famoso ballerino Vladimir Vasil'ev e sua moglie, la celebre ballerina Ekaterina Maksimova, Rudolph Nureyev e tutte le grandi stelle italiane del balletto.
Di rilievo è stata la lunghissima collaborazione con Giuliana Penzi, la storica direttrice dell'Accademia Nazionale di Danza, e dopo di lei con le altre direzioni dell'Accademia.
Con Carla Fracci, nel periodo in cui era la direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma, Maria strinse un legame di stima e di collaborazione che durò a lungo, fino a pochi anni prima della morte della grande stella internazionale del balletto. |
Once confident in her craft, Maria started her own business and in the late 1970s, she opened her own atelier.
Her first major projects were commissioned by the National Dance Academy, and then came the Italian national theaters: the Rome Opera House, the San Carlo Theater in Naples, the Giuseppe Verdi Lyrical Theater in Trieste, the Arena di Verona, the Maggio Fiorentino, the Festival dei Due Mondi in Spoleto, and many other works commissioned by Rai (Italian public broadcasting company). Almost all the great ballet stars passed through her atelier.
To name a few: the famous dancer Vladimir Vasiliev and his wife, the renowned ballerina Ekaterina Maximova, Rudolf Nureyev, and all the great Italian ballet stars.
Of great importance was her long collaboration with Giuliana Penzi, the historic director of the National Dance Academy, and after her, with the subsequent directors of the Academy.
Maria developed a bond of esteem and collaboration with Carla Fracci during the period when Fracci was the director of the ballet company at the Rome Opera House. This bond lasted for a long time, until a few years before the death of the great international ballet star. |
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Carla Fracci e Giuliana Penzi insieme alle piccole ballerine
(Image courtesy of Maria Colantonio archives)
Tutù in mostra in laboratorio. Le difficoltà nel cucire un tutù sono:
1. renderlo bello sia sopra che sotto
2. farlo pieno ma che cada naturalmente verso il basso,
in modo da non creare fastidio quando la ballerina danza
Oltre alla grande conoscenza di stoffe e materiali, con cui Maria crea i suoi costumi, quando necessario non esita a dipingere direttamente sulla la stoffa per ottenere il risultato che vuole. |
In addition to her extensive knowledge of fabrics and materials, Maria does not hesitate to paint directly on the fabric when necessary to achieve the desired result. |
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Costume dipinto da Maria Colantonio
Negli anni Maria ha acquistato e sapientemente conservato molte macchine da cucire, ognuna specializzata per qualche tipo di cucitura. Attualmente, in totale, in laboratorio ci sono 7 macchine da cucire di tipo diverso. |
Over the years, Maria has acquired and carefully preserved many sewing machines, each specialized for a specific type of stitching. Currently, there are a total of 7 different types of sewing machines in the workshop. |
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Una delle macchine da cucire "storiche"
La grande e famosa ballerina Carla Fracci amava che Maria le disegnasse i costumi di scena, ma visto il successo dei risultati, delle linee, della morbidezza e della figura, spesso Carla chiedeva a Maria di crearle anche gli abiti da giorno e da sera.
Ascolta di seguito un breve audio in cui Maria racconta come si diventa costumisti e completa il Test di Comprensione. |
The renowned ballerina Carla Fracci loved having Maria design her stage costumes. However, due to the success of the results, the lines, the softness, and the figure, Carla often asked Maria to create her own day and evening wear as well.
Listen to the short audio below where Maria explains how one becomes a costume designer and complete the Comprehension Test. |
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Dedica di Carla Fracci alla "cara Maria"
Clicca sul bottone "Play" e sulla lumachina se vuoi rallentare l'audio:
Sul tuo quaderno, scrivi la risposta alle seguenti domande:
1) Maria Colantonio dice che per diventare costumisti bisogna avere molta fortuna.
Vero o falso?
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2) Maria dice che un buon costumista deve conoscere bene le stoffe.
Vero o falso?
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3) Giulietta dice che il costumista deve conoscere la storia dell'arte e la storia del costume.
Vero o falso?
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4) Giulietta dice che per diventare buoni costumisti bisogna partecipare al carnevale di Venezia.
Vero o falso?
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