Activity: Read

Non molte persone sanno che lo scrittore italiano Carlo Lorenzini (detto Collodi), conosciuto internazionalmente come l'autore di Pinocchio, era dipendente dal gioco d'azzardo e da una vita molto sregolata. Faticò molto, come Pinocchio, per arrivare a vivere una vita sana ed equilibrata.

Not many people know that the Italian writer Carlo Lorenzini (named Collodi), internationally renown as the author of Pinocchio, was himself addicted to gambling and to a very irregular life. Like Pinocchio, he struggled intensely to live a healthy and balanced life.

Cosa pensi tu?

Secondo te è importante vivere una vita sana ed equilibrata?

What do you think?

Is it important to live a healthy and balanced life?

 

Pinocchio by Mazzanti

Pinocchio in a drawing by Enrico Mazzanti
the first illustrator of
"Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino", 1883

 

Share this activity:

 

The gambler (tribute to Pinocchio's father)

Nel 1881 inizia la pubblicazione a puntate della "Storia di un Burattino" sul "Giornale per i Bambini". Nasce Pinocchio.

 

Andiamo ora a conoscere l'autore di Pinocchio!

In 1881, Collodi began the publication, in installments, of "The Story of a Puppet" for "Il Giornale per i Bambini" (Newspaper for Children ). Pinocchio was born.

 

Let's meet Pinocchio's author!

Carlo Filippo Lorenzo Giovanni Lorenzini, nasce a Firenze il 24 novembre 1826. Il padre è cuoco e la madre sarta: Carlo è il primo di dieci figli. Come spesso accadeva allora, nelle famiglie povere e numerose, alcuni figli venivano affidati ai parenti per dividere il peso economico della loro crescita. E Carlo frequenta le classi elementari a Collodi, dove abita presso gli zii materni. Gli anni passati a Collodi, un piccolo paesino toscano, lo segnano talmente che "Collodi" diventerà, in futuro, il suo pseudonimo. Carlo Filippo Lorenzo Giovanni Lorenzini, was born in Florence on November 24, 1826. His father was a cook and his mother a seamstress; Carlo was the first of ten children. As was often the case in those days in large and poor families, some children were entrusted to relatives to lessen the economic burden of their upbringing. Carlo attended elementary school in Collodi where he lived with his mother's relatives.
The years that he spent in Collodi, a little town in Tuscany, influenced him to such degree that later "Collodi" became, his pseudonym.
La famiglia Lorenzini versa in gravissime condizioni economiche, ma Carlo, grazie all’aiuto del marchese Ginori e della famiglia della madre, Angela Orzali, riesce a entrare in seminario, studiare e diventare giornalista. Nel 1848 fonda il giornale satirico "Il Lampione" e allo stesso tempo inizia la sua carriera nella pubblica amministrazione. The Lorenzini family faced grave economic conditions, but Carlo, thanks to the help of the Marquis Ginori, as well as of the family of his mother Angela Orzali, managed to enter the seminary, study and become a journalist. In 1848, he founded the satirical newspaper "Il Lampione" and at the same time began his career in the public administration.

 

Collodi, Author of Pinocchio

Carlo Lorenzini, Collodi, the "father" of Pinocchio (1826 - 1890)

 

Collodi by Angiolo Tricca, 1875
Carlo Lorenzini, Collodi, in a drawing by Angiolo Tricca, 1875

 

[…] Nel 1856, quando decide di farsi romanziere per burla e pubblica la sua prima commedia, "Gli amici di casa", Carlo Lorenzini è ormai in salvo dalla povertà amarissima che ha segnato la sua infanzia e i suoi primissimi anni giovanili […] Sebbene l’anedottica corrente […] ami rappresentare Collodi, nella sua veste di impiegato pubblico, come uomo svogliato, insofferente della gerarchia e della disciplina, egli deve essere stato in realtà saldamente protetto […] stimato ed equamente valorizzato dai suoi superiori […] a giudicare dalla carriera percorsa: una carriera più che dignitosa […] A dispetto però della sua poliforma attività e dei conseguenti, non disprezzabili guadagni, Collodi si dibatte spesso in difficoltà economiche dovute alle perdite al gioco.

 

[…] Ma al di là della proliferazione anedottica, il gioco ha costituito realmente una scabrosa presenza nella vita di Collodi, almeno fino agli anni della piena maturità; il gioco e lo squallore angoscioso del denaro che manca e che bisogna trovare in fretta.

 

[…] Fu il bisogno di sottrarsi all’incontrastata tentazione del gioco, il desiderio di abbandonare per un po’ una routine […] a motivare la sua breve fuga da Firenze e la sua partecipazione alla seconda guerra d’indipendenza […] (1)

 

[...] In 1856, when he decided to become a novelist and, in jest, published his first comedy, "Gli Amici di Casa", Carlo Lorenzini was already far from the bitter poverty that marked his childhood and earliest years of adolescence [...] Although current anectotes [...] represent the civil servant Collodi as a lazy man, intolerant of hierarchy and discipline, in reality he must have been well protected [...] esteemed and equally valued by his superiors [...] to judge by the development of his career: quite a distinguished one [...] However, in spite of his many activities and the money he earned, certainly not insufficient earnings, Collodi often struggled with financial problems due to his losses from gambling.

 

[...] Regardless of the proliferation of anecdotes, gambling truly created an awkward presence in Collodi's life, at least until the years of his full adulthood. Gambling, the painful wretchedness of the lack of money and the need to find it in a hurry.

 

[...] Was it the need to escape the irresistible temptation of gambling or the desire to get away from the routine [...] that motivated his brief escape from Florence and his participation in the second war of independence? [...] (1)

 

[…] La ragione di questo allontanamento di Lorenzini da Firenze è con ogni probabilità sentimentale, come indica il Collodi Nipote: "tra tanti amori più o meno fatui e fragili egli dovette averne uno veramente serio, che, se fosse stato possibile, avrebbe ridotto lo scapolo impenitente… a prender moglie." Carlo, piacente e passionale, s’innamorò infatti di una signora fiorentina, o residente in questa città, che, proprio per il fatto di essere sposata non ebbe la forza di lasciare per lui il marito e i due figli maschi […] Dalla relazione nacque una bambina, che pare aver poi avuto in sorte una morte precoce […] (2)

 

[...] The reason for Lorenzini's departure from Florence was probably sentimental, as pointed out by Collodi's nephew: "between many, more or less fatuous and fragile loves, he must have had a truly serious one, which, if it had been possible, would have compelled the eternal bachelor to take a wife." Carlo, charming and passionate, in fact fell in love with a married Florentine woman, or a resident of the city, that, due to the fact that she was married and had two boys could not find the strength to leave them for him. A daughter was born of their relationship, but apparently died prematurely [...] (2)

 

Con il passare del tempo Collodi si placa, si "imborghesisce" e continua a scrivere. Nel 1881 inizia la pubblicazione a puntate della "Storia di un Burattino" sul "Giornale per i Bambini". Il 25 gennaio 1883 si conclude la pubblicazione a puntate con il nuovo titolo "Avventure di Pinocchio".

As time went by, Collodi led a calmer life; he became more of "a bourgeois", and continued to write. In 1881, he began the publication, in installments, of "The Story of a Puppet" for the "Children's newspaper". On January 25 1883, the publication ended and was issued with a new title "The Adventures of Pinocchio".

 

Giornale per Bambini, Collodi

"La storia di un burattino" published on Il Giornale per i Bambini, 1881

 

1890. Esce la quinta edizione di "Le Avventure di Pinocchio". Il 26 ottobre Collodi muore "in seguito a rottura di aneurisma".

 

1890. The fifth edition of the "Adventures of Pinocchio" was issued. The 26th of October Collodi died "following a rupture of an aneurism".

 

[…] Il suo fisico era giunto al limite, e non solo per gli stravizi; […] all’indomani i cronisti lo ricorderanno ad esempio "tra i migliori giornalisti contemporanei" […] (3)

 

[...] His body had reached its limit, and not only for his excesses; [...] in the future, the reporters remembered him as one of "the best journalists of his day" [...] (3)

 

[…] È Collodi nipote ad informarci che Paolo Lorenzini [fratello di Carlo n.d.r.] " rivedendo le carte che [Carlo] aveva lasciate trovò una quantità di lettere che aveva gelosamente conservate. Leggendone alcune, che avrebbero potuto compromettere signore ancora viventi e molto note, egli prese la decisione di dar tutto alle fiamme senza leggere le altre. Ma con quelle andarono alle fiamme anche lettere scritte al Collodi da compagni di fede politica, da amici giornalisti ed artisti, che avrebbero potuto costituire un preziosissimo epistolario capace di mettere in maggior luce e valore l’attività politica, giornalistica ed artistica di Collodi [...] (4)

[...] It was Collodi's grandchild who told us that Paolo Lorenzini (Carlo's brother) "reviewing the papers that [Carlo] left, found a number of letters that Collodi had jealously kept. Reading some of them, that could have compromised the reputation of many notable women who were still alive, he took the decision to burn all of them without reading others. But in this way he also burned letters from Collodi's companions of political belief and friends who were journalists and artists; letters which could have been used to construct a very precious documentation that could have shed light on and given value to Collodi's political, journalistic and artistic activities. [...] (4)

 

1) "Introduzione a Collodi" di Bruno Traversetti, Laterza 1993, pag 58, 60, 61
2) "Collodi Opere" di Daniela Marchesini, Mondadori 1995, pag LXXXIX
3) "Collodi Opere" di Daniela Marchesini, Mondadori 1995, pag CXXIII
4) "Collodi Opere" di Daniela Marchesini, Mondadori 1995, pag CXXIII