In questi mesi l'Italia sta attraversando un grande scandalo. Il primo ministro Silvio Berlusconi dovrà apparire in tribunale con l'accusa di aver pagato una minorenne per rapporti sessuali e di essere intervenuto lo scorso maggio per favorire il rilascio della ragazza dalla questura, dove era stata portata con l'accusa di furto. La ragazza (soprannominata Ruby) ha affermato di avere partecipato a delle "feste" a casa del ministro, con dei "momenti particolari" che gli ospiti chiamavano "bunga bunga". | These months Italy is going through a big scandal: a judge ordered Prime Minister Silvio Berlusconi to stand trial on charges that he paid for sex with a 17-year-old girl and intervened last May to help get her released from custody after she was detained for theft. The girl (nicknamed Ruby) reported having been to 'parties' at the Minister's house with 'particular moments' called by guests 'bunga bunga'. |
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"Dante and Petrarca, courtly love,
let's take 'bunga bunga' away from our country..."
One of the many things shouted during last Sunday demonstration.
Sospettiamo che a Dante non sarebbero piaciute queste rime ma probabilmente ne avrebbe approvato il contenuto! | We suspect Dante might not have liked those rhymes, but most probably he would have approved the content! |
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"...Questa settimana l'accusa ha affermato che un "numero significativo" di giovani donne si sono prostituite con il primo ministro ottenendo soldi o appartamenti gratis in scambio di sesso. In Italia, dove una facciata di moralità cattolico-romana maschera una grande tolleranza verso le avventure d'amore, Berlusconi è sempre riuscito a superare gli scandali per anni..." (fonte New York Times)
In risposta a questa stuazione e a tutti i problemi economici, strutturali ed amministrativi che l'Italia sta attraversando, le donne italiane hanno organizzato una grande manifestazione domenica 13 febbraio 2011, per chiedere al primo ministro Silvio Berlusconi di dimettersi e ai politici di iniziare a lavorare per migliorare il paese. |
"...Prosecutors said this week that “a significant number” of young women had prostituted themselves to the prime minister, obtaining cash or rent-free housing in exchange for sex. In Italy, where a facade of Roman Catholic morality masks a high tolerance for illicit romance, Mr. Berlusconi has weathered scandals for years..." (source New York Times)
In response to this situation, and to all the economical, structural and administrative problems Italy is going through right now, Italian women organized a big demonstration on Sunday 13 February 2011 to ask Prime Minister Silvio Berlusconi to resign and to politicians to start working for a better country. |
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Demonstration logo: ''If not now, when?''
inspired by a renowned book by Primo Levi.
Photo from the demonstration:
''We want a country that respects women.''
Notice the use of the subjunctive 'rispetti'.
Photo from the demonstration:
''Berlusconi: some women have to be paid to like you...
...to us, you are revolting for free!''
Notice the idiomatic expression ''fare schifo'' (to be revolting).
Photo from the demonstration:
''Berlusconian people: go away!!!''
Notice the Neapolitan expression ''iatevenne'' = andatevene (go away)
and the use of the verb with pronouns to create emphases (andarsene).
La manifestazione è stata un grande successo. Le donne che hanno organizzato la manifestazione non hanno voluto nessun partito politico coinvolto. Hanno ora deciso di formare un comitato per continuare a monitorare il lavoro del governo. Vedremo come va! Nel frattempo vi lasciamo con un brano della cantante italiana Tosca. |
The demonstration has been a big success. The women who organized the demonstration did not want any political party involved. They now have decided to form a committee to continue to monitor the government's work. We'll see how it goes! In the meantime we leave you with a song by Italia singer Tosca. |
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An adaptation from George Orwell masterpiece "Animal farm" (La fattoria degli animali)
by Tosca and Massimo Venturiello
SEI UNA BESTIA, NON FERMARTI MAI, SPUTA SANGUE E ZUCCHERINI AVRAI
RIGA DRITTO DEVI DIRE SÌ GLI ANIMALI SON COSÌ
MA IN UN ATTIMO TUTTO CAMBIÒ
BASTÒ POCO A DIRE NON CI STO
MORTE ALL'UOMO E ALLA SUA SCHIAVITÙ
NON OBBEDIREMO PIÙ! NO!
GATTI VOLPI CANI PECORE CAVALLI ORSI LEPRI E COLIBRI'
COMINCIARONO A CANTARE LUNGO I FIUMI : "ALLA VITA DICO SÌ!"
DA QUEL GIORNO LE ANGHERIE I SOPRUSI CHE DA SEMPRE
GLI UOMINI CRUDELI I MACELLAI CHIRURGHI LE VIVISEZIONI
NON CI FURON PIÙ
STESI AL SOLE LA FELICITÀ
SOTTO UN CIELO DI TUA PROPRIETÀ
CHE PROFUMO CHE HA LA LIBERTÀ ALLA VITA DICO SÌ! SÌ!
CERTAMENTE NON FU VANITÀ MA PIUTTOSTO GENEROSITÀ
UN MAIALE ALLORA S'AFFACCIÒ
DISSE IO GOVERNERÒ UN FUTURO DI PROSPERITA' DI OTTIMISMO DI LONGEVITÀ
PACE E BENE A TUTTI ASSICURÒ
IL MONDO INTERO LO VOTÒ. EH!
PROMETTENDO PRIMAVERE PARADISI SOLE E MIELE A VOLONTÀ
OBBEDIRONO AL MAIALE RIPETENDO: QUANTO È BRAVO IL NOSTRO RE
CHE PENSÒ A PARARSI IL CULO
SI ALLEVO' UN GRUPPETTO DI CANI RABBIOSI
SI SA MAI CI FOSSE
UN' AMMUTINAMENTO UNA DIFFICOLTÀ
LE PECORELLE PREGARON GESÙ E LE MAMMELLE TORNARONO SU
IL BEL PAESE DEGLI ANIMALI 'TING ELING ELING ...
VITA BELA' GATTE IN CALORE LISCIAVANO IL RE
IL FIORE DEGLI ANNI LO VOLLE PER SE
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI CANTAVA 'THAT'S AMOR'
LE PROMESSE POI DIMENTICÒ QUEL SUINO
SE LE RIMANGIÒ MISE UN MAPPAMONDO SUL COMÒ
E A PALLONE CI GIOCÒ
LE PECORELLE PREGAVAN GESÙ MA LE MAMMELLE CALAVANO GIU'
IL BEL PAESE DEGLI ANIMALI 'TING ELING ELING ... TARANTELA'
LE BARZELLETTE ALLA CRICCA DEL RE
SQUALI E DELFINI LI VOLLE PER SE
TUTTA L'AZIENDA DEGLI ANIMALI CANTAVA 'THAT'S AMOR'
ALLO SPECCHIO A LUNGO SI GUARDÒ
LA SUA COTICA SILICONÒ
I CAPELLI SE LI DISEGNÒ LO ZAMPONE LUCIDÒ
PASSARON GLI ANNI I MESI I GIORNI
VIVA IL PROGRESSO
CHI ERA DIVERSO SPARÌ
CHI ERA STRANIERO CHI
CHI PER LA FAME CHI
CHI PROTESTÒ MORÌ
CHI INVECE INGRASSAVA ALLA CORTE DEL RE
E SI FACEVA IL BIDET
CAMMINANDO SU DUE ZAMPE
TIRÒ FUORI UN SIGARO DAL SUO GILET
MENTRE A UN GRUPPO DI MAIALE
GLI LECCAVA IL MIELE IN MEZZO AL DECOLTÉ
NON PENSÒ QUEL MEZZO UOMO
CHE LA RUOTA GIRA
QUANDO FU AZZANNATO DA UN CANE RABBIOSO
CHE IN UN LAMPO IL RE MAIALE GIUSTIZIÒ. OLE'!
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