ITALIA:
TERRA DI VINI |
L'Italia è il paese che produce ed esporta più vini nel mondo. I vini italiani offrono un'eccellente selezione per qualità, prezzo e valore. |
REGIONI
D'ITALIA |
Nord (North): Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna Centro (Centre): Toscana, Umbria, Marche, Abruzzi, Lazio, Molise Sud e Isole (South and Islands): Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna, Sicilia |
L'Italia è straordinaria in quanto ognuna delle sue regioni produce vino. Le regioni del nord sono generalmente più fredde, molto simili alle regione francese di Bordeaux, mentre quelle a sud hanno temperature più calde, simili alla California. C'è poco da stupirsi del fatto che gli amanti del vino considerano l'Italia un paradiso! |
QUALE
VINO PER QUALE PIATTO |
Le combinazioni di vini e cibi offerte dai vini italiani riempirebbero un grosso volume. Scegliendo il vino giusto si può spesso esaltare il sapore di un piatto. O viceversa, nell'eventualità che una bottiglia di vino sia realmente speciale, si può organizzare una cena in modo da esaltare al massimo il vino. Qui sono elencate alcune combinazioni raccomandate; usatele come guida generale ma non esitate a crearne delle nuove. |
Come aperitivo, prima dei pasti, con antipasti: Brut Spumante, Chardonnay, Blanc de Blancs, Prosecco. |
Antipasti leggeri, pasta con panna o salse con formaggio, omelette, pesce, frutti di mare: Vini bianchi leggeri (da bere giovani e freschi): Bianco di Custom, Chardonnay, Falerio, Frascati, Galestro, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Tocai. Vini bianchi leggermente corposi: Est! Est!! Est!!!, Fiano di Avellino, Gavi, Greco di Tufo, Orvieto, Soave, Verdicchio, Vernaccia di San Gimignano. |
Piatti di pollo semplici, vitello, piatti di manzo leggeri, hamburger, bistecche, pasta con pomodoro o sughi di carne: Vini rossi leggermente corposi: Bardolino, Dolcetto, Lambrusco, Merlot, Montepulciano d'Abruzzo, Valpolicella. Vini rossi mediamente corposi: Barbera, Chianti, Grignolino, Merlot, Nebbiolo, Rosso di Montalcino. |
Arrosti di manzo, maiale, agnello; pranzi festivi a base di tacchino, anatra o oca; formaggi molto saporiti: Vini corposi (invecchiati): Amarone, Barbaresco, Barolo, Brunello di Montalcino, Cabernet Sauvignon, Carmignano, Chianti Classico Riserva, Gattinara, Refosco, Rosso Piceno, Salice Salentino Classico, Spanna, Taurasi, Vino Nobile di Montepulciano. |
Dopo i pasti, con torte, frutta, dessert, dolci: Asti Spumante, Malvasia, Marsala Superiore, Marsala Vergine, Moscato d'Asti, Passito, Picolit, Sambuca,Vermouth (Rosso, Bianco e Dry), Vin Santo, Grappa. |
FAMILIARIZZATE CON QUESTI TERMINI |
Conoscere la terminologia dei vini italiani pu+ aiutare nella scelta dei vini da provare. Questi termini sono spesso utilizzati nell'etichetta della bottiglia di vino. |
Abboccato Amabile Annata Bianco |
Bottiglia |
Brut |
Classico Dalle migliori zone di produzione Metodo Classico |
Dolce |
Fattoria |
Frizzante |
Liquoroso Novello (noh VEL loh) |
Passito Produttore Riserva |
Rosato |
Rosso |
Secco |
Spumante Frizzante |
Tenuta |
Vendemmia |
Vino da Tavola |
LEGGI
VINICOLE ITALIANE |
L'Italia ha iniziato a legiferare sulla produzione di vino sin dal tempo degli antichi romani. In seguito, già nel 1716, il Granduca di Toscana introdusse l'idea di zone di produzione delimitate. La legge stabiliva che se un vino era denominato Chianti le sue uve dovevano essere coltivate e vinificate all'interno di una determinata zona. Simili zone furono create allora anche per Pomino, Carmignano e Valdarno di Sopra. |
Nel 1963 il Parlamento Italiano emise una legge che creava una nuova importante classificazione nazionale: "Denominazione di Origine Controllata" (DOC), ispirata alla definizione francese "Appellation Contrôlée". |
L'obiettivo principale di questa legge, entrata in vigore nel 1966, era di stabilire regole che assicurassero una consistente alta qualitš del vino. |
Successivamente venne introdotta una nuova classificazione, "Denominazione di Origine Controllata e Garantita" (DOCG), consistente in una regolamentazione ancora più rigorosa (vedi di seguito). |
Attualmente l'Italia controlla e regolamenta la produzione di vino con le leggi più severe del mondo (una nuova legge molto comprensiva è stata approvata nel 1992), e si impegna a migliorare costantemente i regolamenti, in modo da servire al meglio gli amanti del vino nel mondo. Di seguito sono presentate le classificazioni attualmente in uso sulle etichette: |
Vino da tavola. Gli unici requisiti per l'etichetta con questa designazione sono l'indicazione del colore del vino, il nome dell'azienda vinicola produttrice e il suo marchio. A questa categoria possono appartere anche vini veramente spettacolari, in genere produzioni limitate di famose aziende vinicole. |
Indicazione Geografica Tipica (IGT) si riferisce alla zona (spesso una grande area) in cui le uve sono coltivate e vinificate. Questa designazione è meno restrittiva della DOC. |
Denominazione di Origine Controllata (DOC). Significa che il vino deve essere conforme a normative governative che definiscono i tipi di uve utilizzate, la locazione esatta in cui sono coltivate, e la maniera in cui il vino viene fatto. I vini devono essere assaggiati ed esaminati prima di essere messi in commercio. |
Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) aggiunge una garanzia alla classificazione precedente, per vini che hanno un particolare livello di qualità. In aggiunta alle restrizioni DOC questi vini devono essere venduti in contenitori di al massimo cinque litri, e i contenitori devono esibire il marchio di stato che garantisce origine e qualità. A volte le bottiglie sono addirittura numerate. Coloro che hanno familiarità con i vini francesi possono considerare questi vini come i "Grand Cru Italiani". |
Cru è un termine francese che significa vigna; la stessa parola è usata anche in Italia. In Italia un cru può essere identificato dalla sua provenienza geografica; dal nome di un luogo geografico vicino, come una montagna; dal nome del comune o del villaggio; da una microzona in cui sono situati l'azienda vinicola o il vigneto. |
Il numero di vini DOC e DOCG italiani è all'incirca 250, ed ogni vino è prodotto da diverse aziende. Si prevede un numero ancora maggiore di vini IGT, appena riceveranno l'approvazione. IGT è una classificazione nuova che apparirà sulle etichette dei vini italiani nei prossimi anni. |
Questa guida è un estratto tratto da un libretto informativo pubblicato dall'Italian Wine and Food Institute di New York con la sponsorizzazione del Ministero dell'Agricoltura di Roma e la speciale assistenza del Professor Mario Fregoni, Direttore del Comitato per la Denominazione di Origine dei Vini |
(continua) |
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