Giuseppe Verdi. Il Maestro. Semplicemente il Maestro. Uno dei più grandi compositori della storia. Riusciva a rendere vera la finzione e fantastica la realtà.
Diceva: Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio.
Hai mai ascoltato un'opera di Verdi? |
Giuseppe Verdi. Il Maestro. Simply the Master. One of the greatest composers in history. He could turn fiction into reality and reality into a fantasy.
He would say: Copying reality can be a good thing, but inventing reality is better, much better.
Have you ever listened to an opera by Verdi? |
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In questo video puoi sentire il famoso brano "Va pensiero", tratto dall'Opera "Nabucco".
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Va pensiero
Va, pensiero, sull'ali dorate; Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... Oh mia patria si bella e perduta! O membranza sì cara e fatal! Arpa d'or dei fatidici vati, Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concento Che ne infonda al patire virtù!
In questo video puoi sentire il famoso brano "Va pensiero"
rifatto in versione rock da Zucchero e Pavarotti.
Pensi che Verdi sarebbe stato contento di questo
rifacimento?!
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In questo video puoi senitre il famoso brano "LA donna è mobile" tratto dall'Opera "Rigoletto".
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La donna è mobile
La donna è mobile
qual piuma al vento,
muta d'accento
e di pensiero.
Sempre un'amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
è menzognero.
La donna è mobil
qual pium al vento
muta d'accento...
e di pensier...
e di pensier...
e di pensier.
E' sempre misero
chi a lei s'affida,
chi le confida,
mal cauto il core!
Pur mai non sentesi
felice appieno
chi su quel seno,
non liba amore!
La donna è mobil
qual pium al vento
muta d'accento...
e di pensier...
e di pensier...
e di pensier.
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Giuseppe Verdi è nato a Roncole, una frazione di Busseto (Parma), il 10 ottobre 1813 da due genitori di modeste condizioni; il padre, Carlo, era un oste e rivenditore di generi alimentari, e la madre, Luigia Ottini, una filatrice.
Nonostante l'umile condizione sociale da cui Verdi proveniva, era riuscito comunque a seguire la propria vocazione di compositore grazie alla buona volontà e al desiderio di apprendere. L'organista della chiesa di Roncole, Baistrocchi, lo aveva preso, infatti, a benvolere e gratuitamente lo aveva iniziato allo studio della musica e alla pratica dell'organo. Più tardi, Antonio Barezzi, un negoziante amante della musica e direttore della locale società filarmonica, era divenuto suo mecenate e protettore e lo aveva aiutato a proseguire gli studi musicali.
Verdi ha manifestato precocemente il proprio talento musicale e molte persone lo hanno aiutato a studiare e ad andare avanti. Il signor Cavalletti nel 1821 aveva riparato gratuitamente la sua spinetta (un tipo di piano) "vedendo la buona disposizione che ha il giovinetto Giuseppe Verdi d'imparare a suonare questo istrumento".
Verdi aveva solo quindici anni quando, nel 1828, una sua sinfonia d'apertura è stata eseguita al teatro di Busseto. Nel 1832 si era stabilito a Milano, grazie all'aiuto economico di Antonio Barezzi e ad una "pensione" elargitagli dal Monte di Pietà di Busseto.
A Milano aveva tentato inutilmente di essere ammesso presso il locale prestigioso Conservatorio. Tuttavia, dopo molta fatica, molto impegno, molto studio e l'insuccesso disastroso della commedia "Un giorno di regno", Verdi riesce a raggiungere il successo.
Musica il Nabucco e con questo inizia la sua parabola ascendente. Uno dei cori dell'opera, il celebre "Va pensiero" era diventato una sorta di inno contro gli austriaci che a quel tempo occupavano l'Italia, e si era diffuso rapidamente in Lombardia e nel resto della penisola italiana. Nel periodo dell'unificazione italiana, gridare "viva Verdi" significava: "Viva Vittorio Emanuele Re D'Italia". Ciò era successo proprio grazie a quest'opera che risvegliava il patriottismo negli italiani.
Insomma, all'età di soli 34 anni Verdi aveva raggiunto la fama nazionale e internazionale.
Verdi è morto a Milano il 27 gennaio 1901, a 87 anni.
Aveva lasciato istruzioni per i suoi funerali: semplici, all'alba, o al tramonto, senza sfarzo né musica.
Le ultime volontà del compositore sono state rispettate, ma non meno di centomila persone hanno seguito in silenzio il feretro. Le strade circostanti erano state cosparse di paglia per non disturbare il "riposo" del Maestro con lo scalpitio dei cavalli e il rumore delle carrozze.
(fonte Wikipedia)
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1) Giuseppe Verdi proviene da una famiglia agiata. Vero o falso?
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2) Le persone, vedendo la sua capacità e volontà di studio lo hanno sempre aiutato. Vero o falso?
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3) Il celebre Conservatorio di Milano ha rifiutato Verdi. Vero o falso?
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4) L'Italia era sotto la dominazione austriaca quando Verdi ha scritto il Nabucco. Vero o falso?
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5) Verdi era anche un terrorista che chiedeva la lotta armata contro gli austriaci, al grido "Viva Verdi". Vero o falso?
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